Luoghi

Il meraviglioso scenario naturale fa della Penisola Sorrentina uno dei siti turistici più famosi d’Italia. Protesa nel Tirreno quasi a toccare l’isola di Capri, si estende da Castellammare di Stabia a Punta Campanella, spartiacque fra i golfi di Napoli e Salerno.

Ma è nelle bellezze naturali il grande fascino di questa terra: la strada costiera è una delle meraviglie del paesaggio italiano. Tra agrumeti, vigne e oliveti dolcemente digradanti verso il mare, il tracciato segue il tortuoso profilo della costa, aprendo curva dopo curva vedute incantate sul golfo di Napoli, il Vesuvio e Capri. La costa è alta, frastagliata e rocciosa, con le rupi calcaree che si frantumano in strapiombi, insenature e scogli.

Sorrento è la città più famosa della costiera,  godibile in ogni stagione per il clima mite, il profumo dei giardini e le terrazze panoramiche sul mare. La fama turistica della cittadina nasce nell’800, ma la sua vicenda storica ha radici più antiche: il nome Surrentum è da collegare forse alla leggenda delle sirene, e si favoleggia di una fondazione fenicia della città. Certo è che in età romana era dimora prediletta dell’aristocrazia. Il centro della cittadina è piazza Tasso, che prende il nome dal monumento dedicato all’autore della Gerusalemme Liberata, nato a Sorrento nel 1544.

Intorno a Massa Lubrense ci sono molte località incantevoli: Termini, Nerano, borgo a mezza costa con case e pergolati che scendono verso il mare, la vasta e bellissima Marina del Cantone. Da Massa si può proseguire lungo la costa fino all’estremità della Penisola Sorrentina, di fronte a Capri: la Punta Campanella. Nell’antichità questo luogo era sacro: forse proprio qui sorgeva il tempio greco dedicato alle sirene di cui parlano gli scrittori antichi. In età classica il tempio fu dedicato ad Atena; i Romani costruirono poi la strada che qui giungeva da Sorrento. Nel tratto finale verso la Punta è visibile in alcuni punti il lastricato in pietra. La torre-faro, eretta nel 1335 e rifatta nel 1566, segnalava l’arrivo dei pirati con il suono di una campana, da cui il nome attuale della punta. Qui si scopre il volto più selvaggio e incantato della costiera. È possibile esplorare questo affascinante ambiente naturale seguendo un sentiero che giunge alla suggestiva Baia di Ieranto, un’insenatura rocciosa ai piedi del Monte San Costanzo, oggi proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ne tutela l’integrità. Da Massa Lubrense si può salire alla frazione di Sant’Agata sui Due Golfi, in magnifica posizione panoramica sui golfi di Napoli e Salerno, e raggiungere l’antico eremo carmelitano del secolo XVII chiamato Deserto.